LOCAL Bottega Alimentare

LOCAL Bottega Alimentare

OGGETTO: LOCAL Bottega Alimentare – Manutenzione straordinaria con allestimento esercizio di vicinato e somministrazione – Bra (CN)

PERIODO: 2015

COMMITTENTE: Local Bra srl

INCARICO: Studio di Fattibilità, Progetto Esecutivo, Pratiche Amministrative, DD.LL.

SUPERFICI: 180 mq

PROGETTO: Archistudio 14 – Arch. Matteo Scalise e Geom. Iva Aramini

LINKS: www.bottegalocal.org

DESCRIZIONE:

“Partendo dalla volontà di Carlo Petrini di riportare nei centri storici le botteghe alimentari, con la collaborazione degli studenti UNISG del corso in Systemic Food Design (prof. Franco Fassio, A.A. 2013/2014), ha preso forma l’idea di Local: un progetto che si propone di favorire la PDO, ovvero la Piccola Distribuzione Organizzata, un luogo dove fare la spesa quotidiana con una selezione ragionata di prodotti locali, che valorizza l’importanza dei piccoli produttori.”

Local è la bottega alimentare della spesa quotidiana. Si fonda sul concetto di filiera corta e vuole costruire una relazione onesta fra il produttore, il bottegaio e il consumatore.

Coinvolti nella progettazione di LOCAL Bottega Alimentare, legata al recupero, trasformazione e strutturazione del punto vendita, ci siamo occupati degli aspetti distributivi, tecnico organizzativi e burocratici necessari per lo sviluppo e la concretizzazione del progetto, collaborando in un contesto multidisciplinare e sinergico in particolar modo con i bottegai Giulia Pandolfi e Francesco Lazzarino, supportati nell’ambito del Service Design da Marta Carrera.

L’esperienza di Franco Costa, che con la sua azienda – Costa Group – ha curato gli arredi, ha delineato gli elementi salienti del concept e si è realizzato Local bottega alimentare.

Il progetto, si fonda sul concetto di recupero e riciclo, che hanno trovato applicazione nella completa messa in luce dei soffitti originali, trattati con semplice pulitura manuale ed applicazione di un  fissativo per renderli idonei ad un negozio di alimentari; nel recupero dei serramenti esistenti, dei termosifoni; nella messa in luce di porzioni di vecchia muratura per finire nell’inserimento di arredi recuperati, valorizzati, adattati alla funzione conferendo all’ambiente un’immagine apparentemente caotica ma in realtà ben equilibrata.

Eccezione fanno i rivestimenti e pavimenti praticamente assenti in origine per cui, grazie alla collaborazione con REFIN Ceramiche, ci ha dato la possibilità, trovando nella collezione District la tonalità Garage Mint utilizzata nel formato 75×150, di far esaltare i caratteristi soffitti lignei secenteschi, unici elementi architettonici colorati, unitamente ai mattoni, in un ambiente pressoché dominato dal bianco.